Inizia bene il nuovo anno. Subito dopo la buona cena rustica in un agriturismo mi ritrovo con degli amici in una discoteca della provincia. Il perchè è legato alla "strada". Rimasta strutturalmente agli antichi fasti passati, "tira" ancora per non so sinceramente quali coincidenze astrali e di moda. Era piena di "ragazzini". Oddio. Contraddistinti, i più, da evidenti accessori attraverso i quali mi piacerebbe sapere a quale status credono di essere arrivati. Un insulto per chi ha classe. Quelli, pochini. Ai miei tempi, oddio, alla loro età, frequentavo posti migliori e forse, debbo dire, c'era di più un alone di barriere fra "classi". Poverini loro che saranno sicuramente dei "poco di buono" impiegati da qualche parte. Li vedi. Andranno male a scuola. Si saranno già fatti, non strafatti - non se lo possono permettere - di qualcosa: sempre per il famoso status di prima. Anche gli altri, i messi meglio, figli di chissàchi studieranno e lavoreranno, boh. Sono quasi a metà dei ventanni, però, a differenza della mia adolescenza, questa di oggi mi sembra molto, ma molto, più vacua di tutto. Per non parlare del sesso femminile. Anche se i peggiori elementi sono maschietti. Ahimé. Ma il più è il famoso "staff" del locale: giovani, maschi e femmine, ad occhi un po più adulti dei clienti. Tutti inpeccabili. Seri, tirati, impassibili a tutto e a tutti. E poi il dj, ha suonato belle canzonette, con il vocalist sfigato. Infine, il proprietario con i relativi soci o pseudo tali, che anzianotti se ne fregano di leggi sul fumo e sull'alcol, e leccandosi le dita, contano i "dané" fatti su con la serata. Senza pienone, si accontenteranno lo stesso. E i ragazzini, cosa ricorderanno di quella sera. Io, mi sono un po annoiato. Ma tanto, me la dimenticherò. Inizio bene l'anno, con questo bel post pseudo-generazionale. Sono soddisfatto. E nei prossimi giorni lavorerò molto per costruire, speriamo, belle cose.
Un bacio
Andre*
Un bacio
Andre*
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