sabato 31 gennaio 2009

Ian Thorpe gay?

LA REPUBBLICA (30/01/2009): NUOTO, THORPE RESPINGE NUOVE VOCI DI OMOSESSUALITA'

L'ex campione olimpico australiano, il nuotatore Ian Thorpe, ha smentito nuove voci sulla sua sessualità. Vari giornali questa settimana hanno legato Thorpe al nuotatore brasiliano Daniel Mendez, dopo che i due sono stati fotografati insieme in spiaggia nell'isola brasiliana di Fernando de Noronha. Thorpe, 26 anni, si dice stanco di dover affrontare di nuovo voci secondo cui sarebbe omosessuale. "Nel passato in diverse occasioni ho risposto a domande dei media sulla mia sessualità in modo aperto e onesto... la mia situazione non è cambiata". Thorpe aveva dichiarato di non essere gay già nel 2002, quando ha attribuito l'illazione al fatto di non rientrare nello stereotipo del maschio australiano.


Bello il sirenetto australiano, un "omone" con il 52 di piede e adesso con qualche chilo di troppo.


A sinistra com'è oggi, a destra com'era nel 2004.

venerdì 30 gennaio 2009

Goloso

Il modello di una marca americana... goloso...

martedì 13 gennaio 2009

Grazie Grande Fratello 9!

Marco Mazzanti, 23 anni. Figo assurdo. Faccia simpatica. Ora mi toccherà guardare pure quest'anno il Grande Fratello!

Guardatevi il suo video:
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=gf&data=2009/01/12&id=2074&from=link

A*

domenica 11 gennaio 2009

DEPILAZIONE PUBICA? ORA DI MODA ANCHE TRA I MASCHI

Lo dice pure l'ANSA, in prima pagina addirittura!

ROMA - Anche se di recente alcuni indicatori dicono che stia tornando di moda l'uomo peloso, da decenni bandito da carta patinata e schermi, un cronista britannico ha accettato di fare da cavia della depilazione maschile con ceretta fin nelle zone intime.

Se lo fanno modelli e attori, se David Beckham è tutto velluto dal mento in giù, perché i comuni mortali dovrebbero precludersi la delizia (e la croce) di una depilazione che spazzi anche l'ultimo baluardo follicolare maschile (dopo la caduta, tempo fa, di torace e gambe): il pube e zone limitrofe? Spirito d'avventura, coraggio e la curiosità professionale spingono così Jay Rayner, cronista dell' 'Observer' bruttino, sulla quarantina, a sottoporsi all'estenuante supplizio in un centro specializzato di bellezza nel quartiere londinese di Mayfair.

Qui si dispensano per 45 sterline una ceretta "Bikini" (solo le eccedenze pubiche, come molte donne), per 85 la "Mercury" dei genitali o per 120 la ceretta "Galaxy", dal pube fino al fondoschiena...passando da sotto, naturalmente.

Prima di andare, Jay consulta la sua amica sessuologa e scrittrice Zoe Margolis: ma perché le donne lo incoraggiano? Per un senso di pulizia, dice l'amica, poi perché si mettono a nudo zone erogene, infine perché senza emergere dalla boscaglia il pene sembra persino più grande. Il primo shock per Jay arriva quando si trova a servirlo una ragazza.

Poi, parlando con lei, capisce che è meglio così. "Gli uomini trovano l'idea di un altro uomo che depila le loro parti intime un po' imbarazzante", cioé li fa sentire "sessualmente a disagio": se l'accettano tranquillamente, temono di essere scambiati per gay, se invece sono a disagio il tutto diventa più traumatico".

Quindi, su un sottofondo musicale a base di richiami di balene e flauti andini, la tortura ha inizio. Jay trattiene le urla: "Emetto sibili come la gomma di una bici bucata", racconta, mentre l'asiatica Simran estirpa, striscia dopo striscia: "Sicuro di non voler lasciare qualcosa?", chiede lei, spiegando di ricevere spesso richieste di lasciar una forma a cuoricino.

Pensato di aver superato il peggio e dopo aver "contemplato una scena che non contemplavo da più di 30 anni, una superficie pubica rosa-Barbie", arriva la tegola: "E ora di girarsi. Ora sì che riderai" gli dice Simran, che gli lascia però la scelta sulla posizione: a quattro zampe oppure sul tavolo, in spaccata, pancia sotto, natiche al vento. Deve essere stato in quesi momenti terribili che Jay Rayner ha pensato al titolo dell'articolo: "Nel centro di depilazione di Mayfair nessuno ti sentirà urlare...".

venerdì 9 gennaio 2009

Torno con un po' di cazzi - parte 1

Il titolo dice tutto: dopo un po' di post abbastanza casti senza cazzi vi propongo un paio di versioni "explicit". Inizio con tale Marco (il post su di lui), il modello apparentemente scartato ai provini di LucasKazan perchè "He couldn't get hard right away and asked to suck my dick.". Anche se a me, lui, fa impazzire.

venerdì 2 gennaio 2009

Proprio come il mio benzinaio...

Giappone: un corpo tutto tatuato contro la caccia alle balene

Accade in Giappone, complice una nota agenzia di pubblicità presente in tutto il mondo, per la campagna che Greenpeace da anni sotiene conto la caccia alle balene. Non voglio cadere nella retorica animalista-ecologista-ambientalista, mi ha colpito molto, come del resto tutta la rete, l'idea! Come far (davvero) proprio un messaggio, insomma! Sulla propria pelle.