E' Bry'Nt. Un giovane rapper afroamericano, cresciuto nel Connecticut, che ha iniziato a parlare di omosessualità nel sue rime. Non poteva non farlo: doveva essere libero di essere se stesso con la famiglia, gli amici, nella musica. Tutto è successo all'età di 15 anni quando si è dichiarato, già reppava da un anno con un amico, mentre la passione per la musica risale ai suoi 8 anni quando la madre gli regalò un karaoke.
I rapper, lo sappiamo ormai tutti, hanno cantato per molto tempo situazioni difficili, minoranze e discriminazioni nei sobborghi d'America. E adesso che l'omofobia è tanto di moda, ben venga uno come Bry'Nt, che sdogana, tra l'altro, persino l'ipermascolinità del rap. Nella sua biografia pubblicata su Facebook e Myspace si legge appunto che "There are already gay rappers in Hip-Hop; they just don't talk about it" ovvero, ci sono rapper omosessuali che non lo dicono. Tipo i nostri calciatori insomma. Il cantante aggiunge anche che "la sessualità di un rapper non dovrebbe etichettare quelli che lo dicono, e nemmeno relegarli in una categoria separata, l'Hip-Hop è hip-hop!".
Bry'Nt porta dunque alla sua musica ciò di cui era carente: la diversità e il suo rispetto.
Nessun commento:
Posta un commento