Non posso fare a meno di iniziare una nuova rubrica: "Sfigato (!)". Dopo Riccò e Baldini, arriva Matteo Cambi!
«Ho cominciato con l'alcol quando ero ragazzo e andavo in discoteca». Così inizia il racconto di Matteo Cambi sulla sua tossicodipendenza: «Mi stordivo troppo, e per svegliarmi un po' ho cominciato con la cocaina. Non ero ancora quello famoso, della Guru. Poi non sono riuscito più a fermarmi». «Per alzarmi al mattino sniffavo - prosegue - poi il vino per calmare l'ansia e stemperare l'eccitamento. E di nuovo la coca per ricaricarmi». Cinque anni avanti così, annebbiati da un mix chiamato cocaetilene, in grado di spappolare il cervello.
Mr. Guru racconta di 8-10 grammi di cocaina al giorno, innaffiati da due bottiglie di alcol. Che fanno quasi tre etti al mese e più di 60 litri tra vino e superalcolici. Tradotto in soldoni 600 euro al giorno, 18mila al mese e 200mila in un anno. Ora, dice, è pulito, sono passate le crisi di astinenza. È ottimista: «Uscirò di qua e ricomincerò una vita nuova, lo sento». Ma intanto il Tribunale del Riesame di Bologna ha respinto la richiesta di scarcerazione perché ritiene che Matteo non sia un tossico consolidato e che la sua salute non sia in pericolo. Tutt'al più c'è il pericolo che una volta fuori fugga e inquini della prove.
Lui non commenta, e dice che in carcere lo trattano bene, che non gli fanno mancare nulla e non è neppure dimagrito. È dentro ormai da quasi un mese, la sua vita di eccessi e belle donne è lontana. «Devo uscire di qui perché devo mettermi in forma per partecipare all'Isola dei famosi», diceva i primi giorni. Poi aggiungeva, riferendosi ai pignoramenti: «Mi portino via tutto, a me basta un grammo di coca e una bottiglia di vino». Ora pensa ai dipendenti della Guru: «Mi chiedo che fine abbiano fatto». Cambio di strategia?
«È un ragazzo che ha grosse difficoltà di concentrazione, memoria e attenzione. Ha vissuto obnubilato per almeno quattro anni - spiega al Corrire Simone Bertacca, lo psichiatra del Sert che ha firmato la perizia della difesa - ci sono stati momenti in cui non andava in azienda per giorni e giorni e ha firmato carte di cui non sapeva assolutamente nulla». «Uno sciagurato, non una vittima -prosegue il medico - che però nessuno ha fermato… Una personalità adolescenziale… è come Mister Magoo, vive in una realtà tutta sua». Così, anche se al momento dell'arresto aveva già concluso il programma di recupero presso il Sert da un mese, e nonostante le analisi risultino pulite, le tracce di anni di vita spericolata restano. Nella sua testa. (Libero News)
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