E' tornata la band californiana capeggiata dal bonazzo Brandon Boyd. Facevo il liceo o finivo le medie, non mi ricordo più, quando li conobbi per la prima volta grazie a Mtv. Lui alto, magrolino, ora trentenne, fico pauroso. Con gli Incubus ha registrato ben 11 album ma Brandon si è messo a scrivere anche due libri con disegni, foto e testi delle sue canzoni. Proprio i testi, durante gli anni, hanno espresso una moltitudine di idee differenti. I primi - continua Wikipedia Italia - (per esempio quelli contenuti in Fungus Amongus) furono in gran parte influenzati dall'uso di marijuana e funghi allucinogeni. Lo stesso Boyd ha dichiarato che, dopo aver fumato per la prima volta marijuana col fratello, le “dighe poetiche” della sua mente erano state aperte. Di recente è stato intervistato nello show mattutino di Kevin and Bean su KROQ a una domanda sulle sostanze psicotrope ha risposto: "Sì, liberano una parte creativa del cervello, almeno per me, ma alcuni artisti che fanno abuso di droghe finiscono per usarle come stampelle"; discutibile.
Il nuovo album, "The Vault", uscirà il 16 giugno.Brandon Boyde, che fico!
Nessun commento:
Posta un commento